lunedì 24 ottobre 2016

AMMAZZAINVERNO BORGOMANERO




23 OTTOBRE 2016 – AMMAZZAINVERNO BORGOMANERO

 



Eccomi qui presente al primo appuntamento della consueta kermesse del circuito invernale comprendente una ventina di gare che si concluderà a fine febbraio.

Ritrovo e iscrizioni presso il bar “La Buvette”, la giornata è uggiosa con una pioggerellina “va e vieni” che cesserà poi completamente al momento dello start.

Come ogni “prima” i nomi di spicco sono davvero tanti: i terribili fratelli Guglielmetti, il grande triathleta Stefano Luciani, il forte e plurivincitore di molte gare Medina Andrea, il giovane talentuoso Alberto Moroso che mi ha sempre dato diverso filo da torcere in passato, un ragazzo di origine marocchina, Amin Dakhil, classificatosi nei primi cinque nell’ultima gamba d’oro di Maggiora e via via tutti gli altri.  

Alle 9.30 al solito puntualissime si parte. I primi due km sono interamente in asfalto, belli piatti, ricavati nelle vie periferiche di Borgomanero. Si viaggia in gruppo con due parziali pressoché identici: 3’32” e 3’33”.

Allo scoccare del secondo km, sbuchiamo ai piedi della temuta salita asfaltata che ci porterà a proseguire la gara nella zona del Colombaro.

La pendenza risulta da subito ostica, i fratelli Guglielmetti e Medina salgono leggeri, poco più dietro Luciani ed io, alle nostre spalle Alberto Moroso ed il giovane Dakhil.

Scolliniamo dopo circa 500 metri davvero duri, i primi tre proseguono spediti, Luciani aumenta l’andatura provando a ricucire il gap che lo divide dai battistrada, mentre io proseguo del mio passo cercando di recuperare lo sforzo appena fatto; in questo frangente cedo una posizione al ragazzo marocchino, ma non me ne preoccupo perché in breve tempo le gambe riprendono a mulinare e poco prima dello scoccare del terzo km (parziale 4’15”) recupero la posizione appena persa, assestandomi al quinto posto.

Si passa ora allo sterrato con due bei km misti prato-bosco-ciottoli nei quali aumento il vantaggio su chi mi segue, mentre Luciani rimane sempre a vista ma è molto lontano. Durante questo tratto ci sono tratti molto tecnici, soprattutto nel bosco, ma anche abbastanza veloci come una breve discesa su ciottoli resi viscidi dalla pioggia.
I parziali di questi due km sono i seguenti: 3’43” e 3’41”.

All’improvviso dopo una curva secca a sinistra, la sorpresa che non mi aspettavo: 200 metri di salita sterrata al “limite del ribaltamento”, termine utilizzato dall’amico Beppe Bollini per descrivere alcuni passaggi simili a questo durante le sue gare del Piede d’oro.

Affronto questo tratto con una goffaggine inaudita, arrivo faticosamente in cima pensando di aver perso tutto il vantaggio che avevo nei confronti del sesto concorrente ed invece no…! Ho addirittura incrementato il distacco da chi mi seguiva...!

Prendo coraggio, devo affrontare ancora qualche centinaia di metri su sterrato prima della discesona conclusiva su asfalto che ci porterà a tagliare il traguardo presso la baita degli alpini.

E’ in questo tratto che noto Luciani un po’ in difficoltà: ha vistosamente rallentato ed è a non più di una cinquantina di metri. Scatta il km 6, che ha risentito della salitazza nel bosco, poco prima dell’inizio della discesa. Parziale 4’32”.

Decido di osare il tutto per tutto per provare a prendere Stefano: mi butto giù all’impazzata, incurante dell’asfalto bagnato, desideroso unicamente di raggiungere il mio scopo. I metri tra di noi diminuiscono sempre di più, affianco Stefano proprio al termine della discesa, lo supero e continuo nel mio forcing per gli ultimi 300 metri che mi separano dall’arrivo.

Piombo come un proiettile sul traguardo proprio allo scoccare del settimo km, corso con l’eccezionale tempo di 3’03”!

Quarto posto, ma un bel quarto posto. Ho corso una super gara…sono felicissimo!

Il tempo finale è stato di 26’19” con una media di 3’45”.
  


Classifica:

Uomini
1° Francesco Guglielmetti
2° Andrea Medina
3° Claudio Guglielmetti
4° Paolo Giromini
5° Stefano Luciani

Donne
1^ Barbara Benatti
2^ Giovanna Cerutti
3^ Monica Moia